Gatto nero - superstizione
La superstizione popolare racconta che se un gatto nero attraversa la strada nel giorno del venerdì sera, porti sfortuna.
La seguente diceria nacque all' epoca del Medioevo, durante il periodo dell' inquisizione delle streghe, per esser più precisi nel tempo ci troviamo fra il 1300 e il 1500 d.c., gli anni in cui la chiesa cattolica apostolica doveva cercare di annientare quanto più poteva del mondo pagano, cercando di demonizzare, nascondere o modificare se non riusciva ad eliminare e coprire.
Il gatto nero così fu considerato come un animale demoniaco portato di mali, il suo colore nero doveva riportare al male, e le sue uscite notturne erano legate a presunti incontri nascosti con il demiurgo.
Il fatto che attraversi la strada invece, si racconta perché in quell' epoca si usava come ben sappiamo muoversi a cavallo o a piedi, le strade erano buio o comunque poco illuminate, e i cavalli nel bel mezzo del loro percorso quando vedevano un gatto per strada si terrorizzavano, agitandosi, portando dunque alla caduta del cavaliere dalla sua sella.
Ma prima di questi tempi.. il gatto era da sempre considerato un animale affascinante, elegante, sacro e di rara bellezza sopratutto.
Ricordiamo infatti il mistico popolo egizio e quello greco.
Non a caso, nei popoli del nord come i celti, i britanni, e gli scandinavi usavano portare al collo un pendolo a forma di gatto in miniatura perché credevano li avesse tenuti lontani dal male, un poco come l'usanza odierna che alcuni di noi hanno con i cornetti rossi di peperoncino o il trifoglio.
è bellissimo sto micio!