IL SALOTTO DELLE STREGHE.magia esoterismo wicca

Approfondimento: la religione Egizia, Culto-Zoolatria-Divinità-Leggende

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Cladonia
view post Posted on 20/4/2009, 13:05     +1   -1




Quella che ora noi chiamiamo religione, in Egitto era un concetto cosí ampiamente accettato e diffuso che non necessitava neppure di un nome. Nella lingua indigena non esiste infatti una parola corrispondente al termine 'religione'.
Gli abitanti dell'Antico Egitto non concepivano alcuna differenza tra azioni sacre e profane (mondane), distinzione in cui invece ora noi, in epoca moderna, crediamo.

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DIO L'ORIGINE DIVINA

In senso stretto, la religione egizia é monoteista (un solo Dio). Gli antichi egizi consideravano l'universo il risultato di un atto cosciente di creazione da parte di un unico grande Dio. La dottrina fondamentale ruotava intorno al concetto dell'unitá della deitá. Non esiste una sola immagine rappresentante questo unico Dio. Quelle che venivano rappresentate erano invece le funzioni e gli attribuiti del suo regno. Quando si faceva riferimento alle sue funzioni / attributi egli diveniva un'entitá ben distinta , esemplificativa di queste particolari funzioni / attributi e della propria influenza sul mondo. Le diverse funzioni ed attributi quale quelle di Creatore, Saggio, Curatore, ed Eterno ed altre similari, erano chiamate neteru (al singolare: neter per la forma maschile e netert per quella femminile). Ne consegue che un neter / una netert egizia non fossero rispettivamente un Dio od una Dea, bensí la personificazione di una specifica funzione / attributo dell'unico Dio.
Punto focale dell'intera concezione dell'universo era la convinzione che l'uomo fosse stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, e come tale, egli rappresentava l'immagine creata di tutte le creazioni. Di conseguenza, il simbolismo egizio come pure tutti i sistemi di misurazione venivano automaticamente conformati a misura d'uomo, della Terra, del sistema solare e, in ultima analisi, dell'universo




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CULTO LOCALE
Una delle caratteristiche essenziali della religiosità egizia è lo sviluppo di culti locali, preponderante in epoca arcaica e predinastica e causato dalla distanza e dal conseguente isolamento dei gruppi umani. Amministrativamente l’Egitto era suddiviso in 42 distretti (nomoi) ed ogni divinità egizia era strettamente connessa con il nomos di origine ed aveva un centro di culto localizzato, come Osiride ad Abydos e Ptah a Menphi.





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POLITEISMO
Un'altra costante riscontrabile nella mitologia egizia è quella politeistica. Decine di divinità affollavano il pantheon egizio, anche se il Sole fu sempre al centro di una venerazione particolare e probabilmente rappresentò meglio di altri il divino in senso universale. Proprio questa stella fu protagonista dell'unico episodio, nell'ambito della religione egizia, di eresia monoteistica, o più correttamente enoteistica, in quanto un dio rappresentava tutte le divinità venerate.



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ZOOLATRIA

Un'altra peculiarità della mitologia egizia riguarda l'adorazione per gli animali (zoolatria). Quasi tutte le antiche divinità del pantheon egizio presentano caratteristiche zoomorfe, basti pensare a Bastet (il gatto), ad Hathor (la mucca), ad Anubi (lo sciacallo), e così via. La questione circa l'origine della zoolatria nella religione egizia è di difficile interpretazione. Fra le tesi proposte per spiegare il fenomeno, la più accreditata sembra essere quella che fa riferimento ad una originaria componente totemica.





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DIVINITA'

Gli egizi considerarono le divinità sotto un duplice aspetto: iconico ed aniconico; al primo fanno capo gli dei con tratti umani e quelli raffigurati con caratteristiche teriomorfe e zoomorfe .Nel secondo gruppo rientrano i fenomeni atmosferici e i concetti astratti, come la giustizia (Maat) e la magia (Heke). Gli dei egizi non sono trascendenti, ma sono insiti nei fenomeni fondamentali della natura e dell’esistenza come energia vitale, che si manifesta nell’uomo, negli animali, nelle piante, nelle stelle, e così via. Il dio è costituito, come l’uomo, di sei elementi: corpo (djed), doppio (ka), ombra (kh’b-t), anima (ba), forza (skhm) e nome (rn). Questa concezione antropomorfa è riscontrabile anche nella sistemazione teologica che è prevalentemente attuata mediante l’associazione in nuclei divini, che spesso erano triadi familiari, come nel caso di Amon, Mut e Khonsu a Tebe, o Ptah, Sekhmet e Nefertum a Menphi.
Divinità egizie [modifica]
- Aha - genio benevolo, antenato del dio Bes
- Aker - dio della terra
- Ammit - creatura mostruosa, la Divoratrice
- Amon - dio dell'aria, suprema divinità dell'Egitto dal medio regno quando la capitale venne spostata a Tebe, centro del culto
- Anubi - dio dell'imbalsamazione, amico dei morti
- Anuqet - dea del Nilo, moglie di Khnum
- Api - incarnazione del dio Ptah in terra, era un toro sacro
- Apopi - serpente, divinità del buio
- Aton - l'incarnazione dei raggi del sole
- Atum - divinità creatrice
- Baba - divinità litigiosa, lasciva e ladra, spesso in forma di babbuino maschio
- Bakha - toro sacro, incarnazione di Montu
- Bastet - dea rappresentata in forma di gatto
- Bes - dio-demone della protezione, della nascita e del divertimento
- Ched (o Shed) - dio della giovinezza
- Duamutef - figlio di Horo
- Geb - dio della terra
- Hapi - figlio di Horo
- Hapy - dio del Nilo e della fertilità
- Harakhti - divinità solare
- Hathor - dea dell'amore e della musica
- Hededet - dea scorpione
- Heka - dio bambino, personificazione della magia
- Heket - dea rana della nascita
- Horus - il dio dalla testa di falco
- Ihy - dio musico, figlio della dea Hator
- Imhotep - dio della sapienza, della medicina e della magia
- Imset - figlio di Horo
- Iside - dea della magia, sorella di Nephthys
- Kamutef - dio toro tebano, associato ad Amon e a Min
- Khepri - scarabeo, divinità solare dell'eterna rinascita
- Khnum - divinità creatrice in sembianze di ariete
- Khonsu - divinità tebana, associata ad Amon e Mut in una triade
- Maat - dea della verità, dell'equilibrio e dell'ordine
- Menhit - dea della guerra
- Meretseger - dea delle tombe
- Min - dio itifallico della fecondità
- Mnevi - toro sacro, incarnazione di Ra
- Montu - dio della guerra, patrono delle armi
- Mut - sposa di Amon, la "Dea Madre"
- Naunet - le acque primitive
- Neith - dea guerriera, la "Terrificante"
- Nekhbet - dea avvoltoio
- Nefertum - personificazione del loto azzurro primordiale dal quale uscì il Sole
- Nefti - madre di Anubi
- Nepri - divinità protettrice del grano
- Nut - divinità dei cieli
- Onuris - dio della guerra
- Osiride - dio degli inferi, della fertilità e dell'agricoltura
- Pakhet - dea leonessa figlia del Sole
- Ptah - una divinità creatrice
- Qebehsenuf - figlio di Horo
- Ra - il sole, possibile padre di Anubi
- Satet - dea della pima cateratta, associata a Khnum e Anuqet
- Sekhmet - dea della guerra
- Selkis (o Serquet) - dea scorpione
- Seshat - divinità della scrittura, degli annali, dell'apprendimento, collegata a Thot
- Seth - dio delle tempeste, possibile padre di Anubi
- Shu - dio dell'aria
- Sobek - dio coccodrillo
- Sokar - divinità menfita, patrono degli orefici e degli artigiani
- Tefnut - dea dell'umidità
- Thot - dio della luna, del disegno, della scrittura, della geometria, della sapienza, della medicina, della musica, dell'astronomia e della magia
- Thueris - dea del focolare domestico, delle donne, dei bambini e della maternità
- Tueret - dea della protezione e del parto in sembianze di un'ippopotamo gravida
- Upuaut - dio della morte e della guerra



CICLI

Probabilmente il concetto più importante della religione egizia è quella del ciclo:
- il ciclo del giorno con il sole che rinasce ogni mattina,
- il ciclo annuale scandito dall’inondazione del Nilo,
- il ciclo della vita con la nascita susseguente la morte.




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RELIGIONE FUNERARIA

Gli Egiziani non consideravano la morte come estinzione completa dell’uomo, ma piuttosto la negavano ritenendo che ci fosse una continuazione della vita nell’oltretomba, concepita come una vera e propria immortalità. Per la concezione egizia nell’uomo vi sono degli elementi soprannaturali, comuni alla divinità, che permettono una vita senza fine:
- l'akh, la forza divina, rappresentata dal geroglifico dell'ibis;
- il ba, l'anima, raffigurata come un uccello (il benu, la fenice egizia);
- il ka, lo spirito o la forza vitale.
Rito funebre [modifica]
Perché il corpo del defunto possa continuare a vivere nell'aldilà è necessario che esso sia preservato integro. Tale fine veniva assicurato tramite la tecnica della mummificazione, che simboleggiava il rito compiuto da Anubi sul cadavere di Osiride per renderlo immortale.
Il procedimento conservativo consisteva nell’asportazione dei visceri, eccettuati il cuore ed i reni, che venivano avvolti in bende e conservati in quattro vasi, detti canopi. Il cadavere veniva successivamente trattato con vari ingredienti (natron, olio di cedro, resine), avvolto in bende e deposto nel sarcofago, in genere antropomorfo e fatto di legno o di pietra. Seguiva la processione verso la tomba, dove, prima della sua chiusura, veniva compiuto il rito dell’apertura della bocca. Il sacerdote toccava simbolicamente le labbra del defunto, con appositi strumenti, in modo che esso potesse parlare e cibarsi delle offerte lasciategli accanto.
In epoca storica le tombe egizie erano sostanzialmente di tre tipi: l'ipogeo, tomba scavata nella parete rupestre, la mastaba, costituita da una cappella sovrastante la camera sepolcrale sotterranea, e la piramide, utilizzata per la sepoltura del faraone, anche se essa rimane più che altro una tomba mitica, dato che non sono mai state ritrovate mummie al suo interno.
I rituali funerari ci sono pervenuti nei Testi delle piramidi, nei Testi dei sarcofagi e nel testo Che il mio nome fiorisca, più conosciuto con il nome di Libro dei morti, dal fatto che fu rinvenuto vicino ai defunti.





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IL DESTINO DELL'ESSERE UMANO

Gli egiziani pensavano che ogni uomo vivesse lo stesso ciclo di Osiride: muore, viene imbalsamato (e quindi salvato dalla distruzione ), percorre il suo viaggio verso occidente e infine viene ammesso nel regno dei beati dopo aver superato il giudizio davanti a Osiride.
Originariamente si pensa va che solo il faraone dopo la morte divenisse un dio; poi però il culto di questo dio, favorito dalla classe sacerdotale, divenne più democratico.
Questo è da porre in relazione con la nascita del ceto medio.
Si finì poi per ritenere che ogni essere umano potesse diventare un dio, a condizione che la sua vita fosse stata buona; così compare una precisa valutazione morale.
Agli occhi dei posteri, la religione egizia, appariva come una filosofia alla quale si rivolsero i sapienti come Pitagora e Platone.






LEGGENDE

I miti egizi spesso risultano inseriti in cicli leggendari, che si sono sviluppati nel corso dei secoli attraverso le rielaborazioni sacerdotali. Questi racconti leggendari vennero spesso inglobati nei contesti dei vari gruppi divini, sia per giustificare l’origine del culto, sia per fornire una base soprannaturale ai centri cultuali. Di questi cicli mitici ci sono pervenute numerose varianti, relative a differenti tradizioni ed a varie localizzazioni. I principali cicli leggendari riguardano il dio Sole ed il mito di Osiride.





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LEGGENDA DEL DIO SOLE

Il dio Sole è senza dubbio una delle divinità più antiche e più venerate del pantheon egizio. Il culto del Sole ha conosciuto nei secoli molte varianti locali, che lo hanno rappresentato in varie forme e conosciuto mediante numerosi nomi.Il Sole venne adorato come Ra, raffigurato in genere come un globo incandescente che varca il cielo su una barca, Khepri, lo scarabeo che fa rotolare il disco solare davanti a sé, Atum, il dio-Sole di Eliopoli, ed Horo, l'occhio del cielo.
Probabilmente la leggenda più famosa delle tante riguardanti il Sole è quella che si legge nel testo magico "La distruzione degli uomini". Ra dopo aver regnato a lungo sugli uomini e gli dei si ritira. Gli uomini approfittando della sua assenza si ribellano. Ra decide di inviare sulla terra il suo occhio, alla vista del quale gli uomini si spaventano e fuggono nel deserto. In seguito, su consiglio degli altri dei, che vogliono la continuazione della persecuzione, Ra manda di nuovo il suo occhio sotto forma di Hathor, la dea-mucca. Ma non volendo la totale distruzione dell'umanità versa sulla terra una birra rossa, simile al sangue. Hathor beve il liquido, si ubriaca e torna indietro senza aver compiuto il massacro. Ra, stanco e deluso, sale sul dorso di Nut, il cielo, nel quale naviga su una barca.





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RA, ISIDE E OSIRIDE

Dopo la fine del regno nuovo, il centro del culto di Iside fu Philae, un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio.
Il suo sposo, Osiride, fu il re d'Egitto e civilizzò il suo popolo con l'insegnamento della legge, dell'agricoltura e della religione.
Fu assassinato dal suo malvagio fratello Seth che sparse i resti del suo corpo.
Iside sapendo della sua morte, si trasformò in falco e trovò il corpo di lui; così gli infuse una nuova vita con il battito delle ali.
Osiride risorge e ha un figlio da Iside: Horus.
Egli vendicò la morte del padre uccidendo Seth e salendo al trono.
Osiride attraverso Horus, fu considerato fonte di nuova vita e divenne del regno dei morti.
Questo mito può rappresentare molti eventi, il più importante dei quali è il ciclo della vegetazione ( la rinascita annuale della natura ).
Un'altra divinità importante era rappresentata da Ra, Dio del sole, rappresentato con il corpo di uomo e la testa di falco.
Si pensava che i faraoni fossero "figli del sole" e che dopo la morte raggiungevano il loro padre oltre il tramonto.




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ISIDE E I CULTI MISTERICI

Storia della resurrezione di Osiride

Il culto di Iside era diffuso anche in molti paesi del Mediterraneo e anche a Roma dove però veniva represso.
Nel 48 a.C. il senato ordinò di abbattere il tempio di Iside a Roma, ma nessuno volle farlo, così fu abbattuto dal console che lo aveva ordinato.
Il sacerdote di Iside a Roma dice alla nobile Paolina che il dio Anubi voleva sedurla; così, con il consenso del marito, accettò, ma solo dopo si accorse che quello non era Anubi, ma Decio Mundo.
Paolina denunciò il fatto al senato e i sacerdoti della dea Iside furono cacciati.
Oltre al culto della dea Iside, c'è anche quello del Nilo che si manifesta in due ricorrenze: " La navigazione di Iside "e il periodo che va dal 13 novembre al 16 dicembre dove si commemora il ritrovamento del cadavere di Osiride.


Fonti :
http://web.tiscalinet.it/appuntiericerche/...ONEEGIZIANA.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_egizia
http://www.egypt-tehuti.org/italian/articles/it-relig.html
 
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zallan93
view post Posted on 20/4/2009, 14:40     +1   -1




O_O mamma mia quanti dei che anno io ne conoscevo solo alcuni ma tutti esti... a ricordarseli...
 
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Cladonia
view post Posted on 20/4/2009, 15:40     +1   -1




He si!!!
quando ho trovato la lista sono rimasta meravigliata anche io!
Quante cose non conosciamo! :)
 
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zallan93
view post Posted on 20/4/2009, 17:31     +1   -1




cladonia noi tutti (intesi come esseri umani) non sappiamo nulla... dico cosi perche anche gli studiosi anno appreso solo 1% del sapere e percio non sanno niente... puoi passare la vita a studiare e poter vivere fino a 200 anni ma non saprai mai niente perche la conoscenza e cosi vasta che la piccola mente umana non puo sopportarla...

spero che tu cladonia non la prenda come un offesa o come una critica perche non lo è, e solo la spiegazzione di un concetto...
 
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Cladonia
view post Posted on 20/4/2009, 22:10     +1   -1




CITAZIONE
cladonia noi tutti (intesi come esseri umani) non sappiamo nulla... dico cosi perche anche gli studiosi anno appreso solo 1% del sapere e percio non sanno niente... puoi passare la vita a studiare e poter vivere fino a 200 anni ma non saprai mai niente perche la conoscenza e cosi vasta che la piccola mente umana non puo sopportarla...

spero che tu cladonia non la prenda come un offesa o come una critica perche non lo è, e solo la spiegazzione di un concetto

no no!
non c'è pericolo!
Assolutamente d'accordo!!!:)
Non approfondisco altrimenti andiamo Off Topic :)
 
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@Lady Helena@
view post Posted on 4/5/2009, 08:36     +1   -1




C'è anche da tenere in considerazione che alcune divinità hanno un doppio aspetto,per cui più nomi servivano a distinguere i vari aspetti della stessa divinità.
 
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zallan93
view post Posted on 4/5/2009, 14:46     +1   -1




verissio un esempio e bastet se anche per quanto ne so veniva chiamata solo cosi nono stante avesse una faccia "buona" e una "cattiva"
 
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@Lady Helena@
view post Posted on 6/5/2009, 13:22     +1   -1




In che senso un lato buono e uno no?
Per esempio Sekmet,la Dea leonessa,autrice di distruzione è anche la Dea Hathor,protrettrice della casa e delle gestanti(anche se non è una sua unica pregorativa).Per cui sono due aspetti distinti della stessa divinità.Come struttura divina quella egizia è difatti molto complessa,però evocare la divinità giusta nell'occasione giusta è importante.
 
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zallan93
view post Posted on 6/5/2009, 14:50     +1   -1




bhe dicevo che bastet ha un lato buono e un lato distruttivo :D
 
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@Lady Helena@
view post Posted on 11/5/2009, 20:50     +1   -1




Bastet veniva venerata a Bubastis,solitamente veniva raffigurata tenedo nella mano sinistra uno scudo con l'effige di Sekhmet e nella mano destra il Sistro.A Lei sono legati l'elemento Fuoco e Acqua,il suo colore è il bianco,le fantasie tigrate e quelle con piccoli puntini neri.Essa rappresentava il lato più tranquillo di Ra mentre Sekhmet il lato più selvaggio e distruttivo.
La si considerava anche protrettrice della casa oltre che delle nascite.
La sua ascesa a divinità popolare si deve all'insediamento nella città dei faraoni della XXII dinastia 945-712 a.C.che da leonessa distruttrice divenne tenera gatta protrettice delle mura domestiche.
 
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Selket
view post Posted on 14/2/2015, 23:14     +1   -1




Un detto egizio recita:"Non puoi accarezzare Bastet se prima non affronti Sekhmet." Sekhmet è collegata anche come Guardiana della Soglia. Le divinità egizie sono molte e alcune assimilabili tra di loro la loro struttura è complicata, solo Iside è definita dai 1000 nomi, senza contare i loro vari epiteti e nomi segreti.
 
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Ineve R ©
view post Posted on 24/12/2016, 00:10     +1   -1




In senso stretto, la religione egizia é monoteista (un solo Dio).

Questa mi giunge nuova. :)
 
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11 replies since 20/4/2009, 13:05   4456 views
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