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La macchina di Anticitera, cos'è e chi l'ha costruita?

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view post Posted on 8/9/2011, 00:51     +1   -1
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Negli ultimi 2500 anni, grazie all'impiego di nuove tecnologie, ed in particolare dei computer, la civiltà umana, ha fatto passi da gigante rispetto all'antico mondo classico dei Greci e dei Romani.
Alcuni ritrovamenti archeologici ci portano però a credere che già nel mondo antico esistevano grandi inventori che costruirono oggetti di grande valore e tecnologia, paragonabili a quelli moderni.

Oggi vi vogliamo parlare del Meccanismo di Anticitera (in greco moderno: O μηχανισμός των Αντικυθήρων, O michanismós ton Andikithíron), considerato un OOPART, ovvero un oggetto che, riguardo le comuni convinzioni del passato non dovrebbe esistere.


La sua storia inizia nel 1910 quando il capitano Condos, in cerca di spugne insieme al suo equipaggio, decise di fermare la sua nave sull'isola di Anticitera, una piccola isola nel mediterraneo, tra il Peloponneso e Creta, per via di una forte tempesta.
Quando il tempo migliorò mandò i suoi sommozzatori a cercare le spugne in quelle acque, essendo molto alte in quel luogo si sarebbero infatti potute trovare molte spugne.
Scese sul fondale un primo sommozzatore ma tornò immediatamente in superficie terrorizzato, riferendo di aver trovato dei corpi nudi di cadaveri.
Scesero altri sommozzatori per verificare e con forte stupore non trovarono cadaveri ma il relitto di una nave che conteneva statue in marmo e in bronzo, vasi Greci preziosamente decorati, gioielli e monete.
Le statue furono riportate in superficie e sono tutt'ora visibili al Museo archeologico nazionale di Atene.
Una delle meglio conservate è il "Giovane di Anticitera".


La nave che trasportava questo ricco carico tra l' 85 e il 50 a.C proveniva da Rodi ed era diretta a Roma, sicuramente per vendere il materiale ai ricchi della città.
Affondata da una tempesta si era inabissata con tutti i suoi tesori fino al 1910.

Probabilmente il più grande tesoro ritrovato negli abissi insieme alla nave (fu scoperto a seguito ulteriori ispezioni del fondale, dopo aver riportato le statue in superficie) fu uno strano macchinario, contenuto in una scatola ricoperta da iscrizioni, purtroppo non in buone condizioni per via del molto tempo trascorso in immersione.
Si tratta di un congegno meccanico alquanto sofisticato, infatti solo nel 1951 si iniziò a capire come funzionava e a cosa serviva.

2500 anni fa (periodo ellenistico) gli Elleni (Greci) erano un popolo molto fiorente, iniziarono a dedicarsi alla filosofia e allo studio della scienza.
Inoltre studiarono nuovi meccanismi che rimasero sconosciuti per molti anni al resto del mondo.



Il meccanismo di Anticitera è un calcolatore meccanico formato da vari ingranaggi dentati, serviva per osservare il passare del tempo, i giorni della settimana, i mesi, il sorgere e il tramontare del sole, gli equinozi, i pianeti (di cui allora solo 5 erano conosciuti), le fasi lunari, gli eclissi e persino, secondo una recente scoperta, persino le date dei giochi olimpici.
Anch'esso, ora è conservato al Museo archeologico nazionale di Atene, chiuso in una teca di vetro.

In passato fu ritrovato un altro strumento simile (ora si trova nel Museo Nazionale di Londra) chiamato "calendario a meridiana bizantino" datato attorno al 500 DC.
Esso, molto più semplice rispetto a quello di Anticitera, presenta una meridiana e un sistema di calcolo per misurare il passare dei giorni e il movimento del sole e della luna all'interno dello zodiaco.Mentre questo strumento aveva 9 ingranaggi quello di Anticitera ne presentava ben 29, quindi, come già detto, quest'ultimo era molto più complesso ed ingegnoso.

Ma chi lo realizzò? e come?

Si pensa che il meccanismo fu realizzato da Archimede, un genio che aveva forti conoscenze astronomiche, matematiche e meccaniche.
Visse a Siracusa (allora sotto lo stato Greco) e realizzò molte invenzioni che sono ancora oggi alla base della tecnologia, ricordiamo per esempio l'invenzione del contachilometri e della vite di Archimede.
Per condurre i suoi studi Archimede si recò alla biblioteca di Alessandria d'Egitto (che fu poi quasi totalmente rasa al suolo causa di svariati incendi).
Lesse qui gli scritti di Ctesibio, uno scienziato molto colto dell'epoca che aveva inventato l'orologio ad acqua alimentato tramite una pompa, l'organo idraulico e anche nuove tecnologie militari a base di energia.
Archimede quindi prese a cuore i suoi studi, sperimentò i suoi orologi ad acqua e ne apportò anche modifiche, per esempio inventò il primo orologio a cucù e introdusse, per scandire le ore, la tecnica del suono.
La morte di Archimede e l'incendio della Biblioteca di Alessandria d'Egitto determinarono la fine dell'avanzata conoscenza Ellenica, molti oggetti vennero dimenticati fino all'epoca moderna quando furono reinventati.


Nel 1951 il professore dell'Università di Yale, Derek De Solla Price, esaminò il meccanismo per la prima volta.
Grazie alla nuova tecnologia dei raggi X vide al suo interno congegni davvero moderni: ingranaggi, iscrizioni e ruote dentate.
Lo definì un computer/calendario e ne costruì un modellino che ne riproduceva il funzionamento:
Sulla parte anteriore vi era un quadrante che indicava la posizione del sole e della luna mentre un altro quadrante indicava un ciclo di 47 mesi (o 4 anni).
Nel 1974 pubblicò un libro con i suoi studi "ingranaggi greci" che venne poi studiato da molto scienziati di tutto il mondo.

Uno di questi fu Michael T. Wright, curatore dell'Istituto di Ingegneria meccanica al Museo delle Scienza di Londra che studiò il congegno per ben 30 anni.
Dedicò talmente tanto tempo e impegno al suo studio che riuscì a scoprirne altre particolarità, mettendo addirittura in discussione alcune tesi di Derek De Solla Price sull'oggetto: scoprì che gli ingranaggi che ruotavano avevano denti appuntiti (guarda caso come gli ingranaggi studiati da Archimede) e che lo strumento, oltre a scandire il tempo e i cicli lunari e solari indicava anche il movimento dei pianeti.



Insomma, un capolavoro tecnologico e ingegneristico che equivale ad un moderno software per il calcolo del movimento dei corpi celesti.
Se lo paragoniamo al primo computer inventato da Charles Babbage nel 1830 troviamo infatti molte analogie.

Tutto ciò ci fa pensare a quanta conoscenza è andata perduta negli anni.
Quanti altri macchinari sono stati inventati che abbiamo dovuto reinventare?
Quanta conoscenza è andata distrutta con gli incendi della biblioteca di Alessandria?


 
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Darkstar
view post Posted on 13/6/2012, 13:27     +1   -1




Penso che molte cose siano andate perse...., comunque non ho mai associato il progresso scientifico al progresso totale della società ma questa è solo la mia idea.
 
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@Lady Helena@
view post Posted on 15/6/2012, 22:48     +1   -1




Ma i TdG l'accetteranno come prova??? :huh:
A parte le battute dovrebbero far riflettere le date e le prove dell'intelligenza dell'uomo.
 
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view post Posted on 29/4/2014, 16:50     +1   -1
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Aspirante Ellenico

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Beh, se contiamo che Erone costruì il primissimo motore a vapore...
Possiamo solo dedurre che i Greci erano dei geni! :)
 
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3 replies since 8/9/2011, 00:51   431 views
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