| 12/08/2014
Addio “capitano”. Hollywood e il mondo del cinema sono sotto choc per la morte di Robin Williams. L’attore si è impiccato nella sua abitazione di Tiburon, nella baia di San Francisco. Aveva 63 anni e da tempo soffriva per una forte depressione.
TROVATO CON UNA CINTURA AL COLLO La conferma della morte per soffocamento è giunta dalla polizia della contea di Marin, che ieri era accorsa nella casa dell’attore dopo una chiamata di emergenza. A trovare il cadavere è stata la sua assistente personale: aveva la cintura attaccata al collo e ferite da coltello al polso. La polizia non ha voluto dire se abbia lasciato un messaggio: «Non possiamo discuterne, le indagini sono ancora in corso», ha detto il detective Boyd in conferenza stampa precisando che saranno condotti test tossicologici per accertare se ci fossero sostanze nel corpo dell’attore.
I PROBLEMI ECONOMICI Williams era stato lo scorso mese in un centro di riabilitazione a causa della forte depressione ma, secondo indiscrezioni, ormai stava così male che era chiaro che era troppo tardi. Gli ultimi particolari che emergono sulla vita dell’attore parlano di una persona con problemi economici. Lo rivela un amico della famiglia Williams al New York Post: «Tutto quello di cui poteva parlare erano problemi di soldi. ma c’era chiaramente dell’altro», afferma la fonte. Williams aveva parlato pubblicamente dei suoi problemi finanziari lo scorso anno, puntando il dito contro il divorzio. «Il divorzio è costoso, ti svuota il cuore attraverso il portafoglio», aveva detto Williams, che nella stessa intervista si era soffermato sul suo abbandono della droga 30 anni fa. Uno dei colpi che avrebbero accentuato la sua depressione sarebbe stata la cancellazione dello show televisivo “The Crazy Ones” su Cbs. «Robin è scivolato in una profonda depressione. Si sentiva imbarazzato e umiliato - afferma l’amico di famiglia -. Aveva 60 anni ed era stato costretto ad accettare un ruolo in televisione per soldi».
IL LUTTO La notizia della sua morte ha sconvolto familiari, colleghi, amici, fan. «Ho perso mio marito e il mio migliore amico mentre il mondo ha perso uno dei suoi artisti più amati e una persona meravigliosa. Ho il cuore spezzato», ha detto la moglie Susan chiedendo che sia rispettata la privacy «in questo momento di grande dolore». Il primo a ricordarlo è stato il presidente Usa, Barack Obama: «Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno». E i messaggi di cordoglio continuano ad arrivare anche sulla stella della Walk of Fame.
Articolo de La Stampa.
Ora,a costo di essere impopolare,dato che la cosa di per sè non mi tange,posso inventarmi un nuovo lavoro laddove ne avessi il tempo....prendere a ceffoni questi milionari/miliardari/aventi tutto o quasi che osano andare in depressione perchè gli hanno cancellato uno spettacolo. Io sono una privilegiata e forse non posso capire fino in fondo il disagio di vivere in una mega casa con chissà quanto personale a servizio...forse doveva spolverare lui,oppure gli toccavano i vetri.Stirare?In effetti con questo caldo...Campando con uno stipendio normale forse non posso inquadrare la situazione,tenendo conto di quante persone non solo nel mio paese ma anche nella grande America cercano di sopravvivere senza nulla..Ma gli esodati? I papà che sono sbattuti fuori di casa dalle ex mogli? Gli invalidi? I terremotati? Cosa dovrebbero fare loro? Tutti quelli che perdono una persona amata per colpa di qualche incidente o omicidio?? Dovremmo darci fuoco tutti insieme appassionatamente? Io non tollero questa pochezza di valore e spina dorsale! Quando leggo questi articoli mi piacerebbe tirarli fuori dalla tomba per farli vivere una settimana come le persone normali con problemi veri e reali,con magari a carico un figlio disabile che mantiene la Dignità di vivere nonostante tutto e tutti e prenderli a calci nel sedere!!!
Indubbiamente oggi si è perso un artista eccellente,con interpretazioni straordinarie,uno dei miei preferiti. Ma questo non toglie che per suicidarsi fosse un'idiota. Ora mi candido come medicina e gli faccio passare io queste "depressioni" mandandoli a Lampedusa presso il centro di accoglienza,oppure nelle loro baraccopoli ai margini dei quartieri di super--lusso. Non solo non si può ma non si deve sputare in faccia alla Vita che ti ha dato così tanto per così poco.
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